Osservazione di mammiferi
Primati
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Grazie alla grande varietà e quantità di risorse naturali esistenti nei boschi tropicali nel nord della foresta, il Perù è considerato uno dei paesi con la maggior ricchezza di mammiferi e primati. Si registrano 36 specie di primati e 3 specie endemiche come la scimmia lanosa dalla coda gialla (Oreonax flavicauda Humboldt), il callicebo delle Ande (Callicebuss oenanthe) e la scimmia notturna andina (Aotus miconax).
I primati del Nuovo mondo si raggruppano in tre grandi famiglie tassonomiche: i Callitrichidi, che riuniscono il "pichico" e il "leoncillo" i Callimiconidi, rappresentati da un'unica specie (il falso pichico di Goeldi) e i Cebidi, la maggiore di tutte, formata da scimmie scoiattolo, machines, tocones, musmuquis, cotos, choros e scimmie ragno, tra le tante.
Le scimmie americane si distinguono da quelle europee per una serie di differenze morfologiche, prodotto del loro adattamento agli ambienti tropicali in cui vivono. La più ovvia ed evidente è la conformazione della narice: allungata, con appendici nasali su entrambi i lati e una punta curva verso il basso.
Al nord, la scimmia Machín blanco popola alcune zone del versante occidentale delle Ande (dipartimenti di Piura e Tumbes) mentre la scimmia Coto di Tumbes è un abitante esclusivo dei boschi tropicali del Pacifico più settentrionale. Nella Riserva nazionale di Pacaya-Samiria sono presenti 12 specie di primati, mentre nel Parco nazionale del Manu si contano 13 varietà diverse.
Le dimensioni e il peso dei primati variano. L'atele belzebù o atele faccia bianca (Ateles belzebuth) e l'atele nero (Ateles chamek) raggiungono un peso di 11 kg e un'altezza di 1,50 metri, sommando la testa, il corpo e la coda. Le specie più piccole superano appena i 35 cm come lo uistití pigmeo o "leoncito" (Cebuella pygmaea), con un peso di 150 g. La maggior parte si nutre di frutta, foglie e insetti.
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